Alberto Aquilani scalpita. Il centrocampista ha potuto guardare i propri compagni contro il Salisburgo solo dalla televisione, ma ora è pronto a riprendere in mano il gioco bianconero, a cominciare dalla gara di domenica contro il Bologna. Una partita dalla quale Alberto e tutta la Juve vogliono punti e soddisfazioni: «Siamo un gruppo nuovo, formato da tanti giocatori arrivati solo quest’estate, ma il progetto sta nascendo e le basi per fare bene ci sono. Ovvio però che ci vogliano tempo e risultati, che possono regalarci autostima e convinzione. Quindi ora dobbiamo cercare di trovare continuità proprio da questo punto di vista».
Ad Aquilani sono bastate poche gare per imporsi come uno dei leader del centrocampo: «Sono venuto qui per fare bene e rilanciarmi. Però cerco di volare basso, non mi piace sentire che sono determinante. Sono in tanti ad esserlo e soprattutto lo è l’unità e la compattezza del gruppo».
Un altro che, come Alberto, sta sorprendendo in positivo è Milos Krasic: «Sinceramente non me lo aspettavo così forte. Sapevo fosse bravo, ma non pensavo che fosse così devastante. Ce lo coccoliamo e ce lo teniamo stretto, sperando che duri il più a lungo possibile».
Milos è stato determinante anche contro il Salisburgo, in una gara che ha riservato alla Juventus più difficoltà del previsto: «È vero – prosegue Aquilani - ma in Europa è più difficile giocare rispetto all’Italia. Il nostro è un campionato importante, ma in Champions o in Europa League è più dura».
Riguardo agli obiettivi bianconeri per questa stagione, Alberto non si sbilancia: «Come ho detto in questo gruppo ci sono molti giocatori nuovi, tanti dei quali giovani, e sarebbe sbagliato parlare di scudetto. Questo è l’anno di partenza, nel quale dobbiamo onorare il nome della Juventus, ma non guardare la classifica. Onestamente non so neanche in che posizione ci troviamo…Giochiamo partita dopo partita, cercando di rimanere in alto il più a lungo possibile, poi, in Primavera, inizieremo a tirare le somme».